Russare e apnee notturne
Il Laser utilizzato nel nostro Studio rappresenta uno strumento per poter aiutare a risolvere, attraverso una tecnica sofisticata e all’avanguardia, i problemi del russare e delle apnee notturne.
Il russare è una patologia del sonno dovuta alla vibrazione rumorosa delle prime vie aeree. Il fenomeno se leggero e transitorio non crea particolari problemi se non quello del fastidioso rumore. La causa principale è un rilassamento dei tessuti associato alla caduta della elasticità sia dei muscoli che delle mucose. Il rumore tipico che si ascolta è la conseguenza della vibrazione di questi tessuti al passaggio del flusso respiratorio. Il russare può diventare persistente e duraturo, nel qual caso contribuisce a determinare seri disturbi della respirazione, che possono portare a gravi ripercussioni sulla salute generale.
Il russare in modo più intenso e persistente è un fenomeno che molto spesso si associa a quella che viene definita OSAS, cioè la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno. Questa sindrome è caratterizzata da ripetuti e frequenti episodi di ostruzione delle prime vie aeree durante il sonno, che portano a rallentare o addirittura ad impedire la respirazione
Nell’ OSAS il passaggio di aria viene ostruito con gravi ripercussioni sulla salute.
Il Laser viene applicato sulle prime vie respiratorie e sul fondo del cavo orale, senza contatto e senza dolore.
L’azione del Laser aumenta il tono dei tessuti e quindi ne impedisce la vibrazione. Ciò aiuta inoltre a mantenere aperte le vie respiratorie, impedendone il collasso, che è causa dell’apnea.
Il russare e le OSAS possono determinare ipossia (ridotta presenza di ossigeno nel sangue) con conseguente scarso apporto di ossigeno ai tessuti periferici. La circolazione cardiaca e quella cerebrale possono subire per questo motivo gravi ripercussioni come l’infarto e episodi di ischemia cerebrale.
Russare e apnee notturne: i sintomi più frequenti
Sintomi tipici di queste patologie sono la cefalea e la sensazione di bocca asciutta al risveglio, la ridotta capacità di concentrazione e della memoria, la sonnolenza post pranzo che rende spesso molto difficoltoso mettersi alla guida, irritabilità e riduzione della libido.
Sudorazione notturna
L’eccesso di sudorazione che si ha nelle OSAS è causato da un sonno profondamente agitato. Quest’ultimo è causato dai numerosi micro-risvegli e dagli sforzi che l’apparato respiratorio compie per vincere l’ostacolo posto nelle prime vie aeree.
Insonnia
Taluni pazienti, soprattutto donne, riferiscono una vera e propria insonnia, con difficoltà di mantenimento del sonno a causa dei ripetuti risvegli, correlati agli eventi respiratori.
In alcuni casi il sonno poco ristoratore, determina paradossalmente un eccesso di sonno.
Brusco risveglio
Alcuni pazienti riferiscono risvegli con sensazione di soffocamento (o gola chiusa), che può essere accompagnata da un respiro sibilante. Quando il sintomo compare frequentemente può essere vissuto in maniera angosciosa, causando difficoltà a riaddormentarsi.
Eccessiva sete notturna
È un sintomo dovuto al sonno ansioso e agitato ed è anche espressione della respirazione orale tipica del russamento e delle OSAS. È spesso causa di ripetuti risvegli per soddisfare la necessità di bere. Al mattino, per lo stesso motivo, è frequente la sensazione di bocca secca o asciutta.
Minzione notturna frequente
Detta anche “nicturia“, indica la numerosa serie di risvegli notturni con la necessità di urinare. È dovuto a variazioni ormonali causate dall’alterazione della pressione endotoracica durante le apnee a cui è sottoposto il cuore. La nicturia è riferita da una buona percentuale dei pazienti.
Mal di testa al risveglio
È una cefalea che ha di solito carattere gravativo, cioè sensazione di “testa pesante”. Di solito si risolve in qualche ora. Può comparire in chi abitualmente non soffre di cefalea. Può essere espressione degli alti valori che la pressione arteriosa raggiunge nel sonno durante le apnee.
Disturbi cognitivi, attenzione e concentrazione
Sono caratterizzati da un deficit delle funzioni esecutive accentuate dalla frequente sensazione di stanchezza e sonnolenza. Sì verifica con un rallentamento nella elaborazione delle informazioni, dei processi decisionali, una riduzione dell’attenzione, della concentrazione e una riduzione della memoria. La comparsa dei disturbi cognitivi è favorita dalla presenza di condizioni concomitanti come il progredire dell’età, il sesso maschile e uno stile di vita non salubre.
Sonnolenza diurna
È il sintomo più importante delle OSAS. La sonnolenza compare solitamente sottoforma di facilità all’assopimento in situazioni di ridotta stimolazione, come l’inattività motoria, le attività noiose o ripetitive e le situazioni di relax, ma può essere anche presente in situazioni più stimolanti come il lavoro o durante una semplice conversazione. Spesso il paziente confonde la sonnolenza con la stanchezza, con il senso di facile affaticamento. Ciò rende necessario quantificare sempre la sonnolenza diurna con metodiche standardizzate. La valutazione può essere soggettiva e quindi legata a quanto percepito e riferito dal paziente. Un aiuto concreto viene dalla compilazione della scala Epworth per la valutazione del rischio di OSAS e dal questionario STOP-BANG.
Aumento del rischio cardiaco
Le OSAS aumentano il rischio cardiovascolare. Gli effetti più immediati delle apnee ostruttive sono dovuti agli sforzi inspiratori durante l’ostruzione, la frammentazione del sonno dovuta ai frequenti micro-risvegli e l’ipossia intermittente (cioè l’alterazione della capacità del sangue di trasportare ossigeno ai tessuti dell’organismo). L’OSAS è riconosciuta come possibile causa di ipertensione arteriosa (soprattutto negli individui più giovani), di aumentata incidenza di coronaropatie, infarto, ictus ischemico o attacchi ischemici transitori (TIA), fibrillazione atriale o aritmie cardiache notturne.
Riduzione del benessere generale
La scarsa qualità del sonno, la possibile associazione con la depressione, e gli altri fattori legati alle apnee determinano un importante abbassamento della qualità della salute e del benessere generale. Le OSAS contribuiscono inoltre sia all’insorgenza di nuove patologie ad esse legate, sia all’aggravamento di quelle già esistenti (comorbidità).
Disordini metabolici e tendenza all’obesità
L’obesità è il principale fattore di rischio, tanto che il 60% dei soggetti che soffrono di OSAS è in sovrappeso. Un aumento del peso del solo 10% determina una probabilità 6 volte maggiore di sviluppare OSAS. Questo meccanismo è più frequente nei maschi, perché il tessuto adiposo in eccesso si localizza prevalentemente nel collo, nel torace e nell’addome. Nelle prime vie aeree il grasso ne riduce il diametro e ne aumenta la possibilità di collassare, cioè di chiudersi. Il calo ponderale andrebbe sempre considerato nella terapia di russamento e delle OSAS.
Disfunzioni a carico della sfera sessuale
In circa un terzo dei pazienti con OSAS sono presenti disfunzioni a carico della sfera sessuale, ed in particolare calo della lbido e impotenza. Tali vanno ascritti al grado di ipossimia (diminuzione della quantità di ossigeno presente nel sangue arterioso) notturna determinato dalle apnee.
Colpo di sonno alla guida
Come già detto la sonnolenza è il sintomo più importante delle OSAS. Tra le conseguenze più macroscopiche c’è il colpo di sonno alla guida, che ne giustifica un’attenta valutazione per l’alto costo sociale. Nel caso di OSAS il colpo di sonno è subdolo perché può sopravvenire inaspettatamente in orari non usuali.
Russare e apnee notturne (OSAS): altri sintomi
Nella Sindrome di Ostruzione Notturna (OSAS) è molto frequente riscontrare il manifestarsi di due particolari patologie: il reflusso gastro-esofageo notturno e il bruxismo.
Il reflusso gastro-esofageo notturno è il passaggio di succo gastrico dallo stomaco all’esofago durante il sonno. Questo fenomeno può portare ad un rigurgito che causa forte bruciore ed un senso di soffocamento improvviso.
Il bruxismo è un digrignamento patologico involontario tipicamente notturno.
Il bruxismo determina un consumo anomalo dei denti. Questa abrasione ha spesso conseguenze sull’occlusione.
Conosci il tuo sonno: la Polisonnografia
È fondamentale un’indagine strumentale che studia il sonno dei pazienti, che prende il nome di Polisonnografia: quest’esame consente di rilevare la presenza della patologia attraverso una registrazione continua e simultanea di diversi parametri fisiologici durante il sonno notturno spontaneo, consentendo la precisa identificazione degli eventi respiratori e delle loro conseguenze. Lo strumento si applica prima di dormire e consente allo specialista del sonno di rilevare il disturbo respiratorio e classificarlo in base alla gravità. Tra questi il WatchPatTN (VEDISE Hospital) è un dispositivo di nuova generazione che ha solo tre punti di contatto, bracciale al polso, sensore al dito, sensore al petto: effettua un test del sonno preciso ed affidabile, generando un’accurata descrizione grafica del sonno.
Laser ErbioYag: una terapia all’avanguardia
La tecnica terapeutica per risolvere queste problematiche prevede l’utilizzo del Laser ErbioYag.
Il trattamento è di alta specializzazione , non invasivo e assolutamente indolore. La procedura prevede un blando e mirato riscaldamento dei tessuti e delle mucose attraverso l’applicazione del Laser, per effetto del quale avviene il recupero del tono e della giusta elasticità dei tessuti stessi, con conseguente riduzione delle vibrazioni e del rumore del russare. Le sedute previste dalla metodica sono tre, distribuite nell’arco di 45 giorni e seguite da una applicazione annuale di richiamo. Tra gli effetti benefici la terapia porta inoltre ad un accorciamento dei tempi delle OSAS e alla loro diminuzione di numero e di frequenza. L’applicazione del raggio Laser non è assolutamente dolorosa e non ha necessità di anestesia né di terapie farmacologiche prima e dopo le applicazioni. L’unica nota che talvolta viene riferita dal paziente è la sensazione di leggero fastidio alla gola, come di un iniziale mal di gola, che però è molto ben tollerabile e svanisce in una-due ore.
Il paziente sin dopo la prima seduta avverte un miglioramento dei sintomi, un miglioramento della qualità del sonno, una recuperata sensazione di riposo.
Questa terapia ha effetti benefici sulla qualità della respirazione e quindi sulla ossigenazione periferica del sangue, con una riduzione delle probabilità di una compromissione cardiaca o un incidente cerebrale.
Alcune delle zone trattate con il Laser
Medicina del sonno e Sport
Il maggiore apporto di ossigeno in periferia e quindi anche ai muscoli, porta negli sportivi un miglioramento delle loro prestazioni atletiche. Quando si arriva a certi livelli atletici è rilevante una buona qualità del sonno prima degli allenamenti e della gara, per ottenere il massimo dal proprio fisico e dalla propria mente, ma è altrettanto fondamentale per la fase di recupero successiva allo sforzo fisico. Alcuni importanti articoli scientifici riportano come il sonno sia la più importante modalità di recupero degli atleti. Un recente articolo pubblicato dal British Journal of Sports Medicine descrive in maniera precisa gli stretti rapporti tra sonno, prestazione atletica e recupero psico-fisico.Nella routine degli sportivi, degli atleti d’elite, in quella dei loro team e delle palestre più evolute, dovrebbe rientrare uno screening che includa test di autovalutazione per un accurato monitoraggio del sonno (Pittsburgh Sleep Quality Index, Test Anamnestico Ipnologico, Epworth Sleepiness Scale, Stop-Bang Questionnaire) e una Polisonnografia, un esame che registra i parametri fisiologici del sonno notturno spontaneo, e che ci permette la precisa identificazione degli eventi respiratori. Questa indagine rappresenta il Gold standard del monitoraggio del sonno. In genere le attuali app per smartphone non sono ancora sufficientemente precise nel determinare in maniera apprezzabile le fasi del sonno e i loro parametri, risultando quindi poco utili per una valutazione clinica.
In alcuni casi ed in particolari condizioni cliniche, per un miglioramento dei risultati, può essere associato alla terapia Laser l’utilizzo di un dispositivo odontoiatrico notturno rimovibile denominato MAD: questo è un apparecchio di tipo ortodontico ed è progettato su impronte specifiche del paziente. Il suo utilizzo nei casi più complessi è necessario per contribuire a mantenere ben aperte le vie respiratorie superiori durante il sonno, così da facilitare una buona respirazione. La qualità del sonno non viene compromessa. Gli apparecchi vanno sapientemente regolati e richiedono soltanto dei momenti di adattamento da parte del paziente. In più del 90% dei casi il MAD è ben tollerato. Vengono inoltre riferiti importanti miglioramenti nella qualità del sonno nei casi più impegnativi di OSAS, specie se seguono alla terapia Laser. L’abbinamento di Terapia Laser e Terapia MAD rappresentano la scelta di elezione lì dove c’è una scarsa tolleranza dei sistemi di ventilazione forzata (C-Pap).
Nel nostro studio è fondamentale l’equipe multidisciplinare nella gestione delle OSAS, sia per lo screening che per il trattamento dei casi clinici.
Obiettivo della terapia
La terapia del russamento e delle OSAS deve puntare alla soluzione della sintomatologia, cioè al contenimento o eliminazione del rumore respiratorio;
garantire la pervietà della faringe durante il sonno; evitare la comparsa o migliorare le numerose patologie associate; garantire il ripristino di buone performance fisiche e sportive;
il recupero della concentrazione e memoria, quindi con un buon ripristino delle capacità lavorative in tutto l’arco della giornata.
miglioramento dell’umore e contrastare l’eventuale depressione; contenere e ridurre il rischio di incidenti stradali e infortuni sul lavoro dovuti alla tipica sonnolenza diurna.
Molti pazienti che vivono esperienze di apnee notturne spesso non percepiscono correttamente i propri problemi di sonno. Entro certi limiti li considerano poco più di un fastidio, un evento ineluttabile che accompagna il loro sonno. Quelli più anziani li vivono addirittura come una normale espressione dell’invecchiamento, del percorso di senescenza. Molti pazienti di solito cercano assistenza medica a causa del russare, spinti sovente dal partner o da chi condivide l’ambiente dove si dorme.
Talvolta ci si è imbattuti in casi che riguardavano giovani che a causa del russare avevano difficoltà a condividere spazi comuni con amici, come ad esempio una vacanza in barca.
In conclusione abbiamo visto come il russare e le apnee notturne rappresentino patologie molto diffuse. Sarebbe auspicabile una maggiore campagna di sensibilizzazione che spinga chi ne soffre verso una consapevolezza, una presa di coscienza, ed un approccio fiducioso verso la ricerca di una soluzione. Il percorso terapeutico proposto dal nostro Studio, con la terapia Laser per il russare e con l’associazione degli avanzatori mandibolari, rappresenta una risposta innovativa e all’avanguardia per migliorare la qualità del sonno e il proprio standard di salute.